I bambini riconoscono la nostra voce?

Per rispondere a questa bellissima domanda ho ripreso in mano i libri dell'università e nello specifico una trattazione del linguaggio di R. Michnick Golinkoff e K. Hirsh-Pasek, due ricercatrici che grazie al loro lavoro, ai loro bambini e al lavoro di colleghi ricercatori hanno fatto importanti ricerche sull'apprendimento del linguaggio raccolte nel libro "Il bambino impara a parlare".

Innanzitutto si deve partire dal fatto accertato che la specie umana ha tutte le potenzialità per apprendere il linguaggio fin da piccoli, addirittura dal grembo materno. La specie umana ha acquisito la capacità linguistica e la possibilità mediante questa abilità di rivivere il passato, attraverso la comunicazione e di immaginare il futuro. 

Detto questo nel corso degli anni sono stati svolti numerose ricerche con i bambini e si è dedotto che in tutto il mondo l'esperienza linguistica si manifesta con le stesse tempistiche. I ricercatori hanno scoperto infatti che il feto è in grado di sentire e riconoscere al momento della nascita la voce della mamma.

 I test che vengono svolti dai ricercatori con i bambini appena nati o più grandi (sempre nell'intervallo linguistico) riguardano l'osservazione della capacità e intensità di suzione oppure la frequenza cardiaca (metro di misura per validare il test), in entrambi i casi un'intensa attività indica interesse per quello che viene loro mostrato, mentre una bassa intensità indica un'abitudine o il non interesse. 

Grazie a questa osservazione si è scoperto che nella vita intrauterina i bambini riescono a riconoscere la voce più acuta della mamma a partire dalla quinta settimana di gravidanza rispetto ai suoni esterni più ovattati dal liquido amniotico, sempre considerando il forte 'rumore' prodotto dal battito cardiaco della mamma e dallo scorrere del sangue di interscambio tra mamma e bambino.

Le scoperte hanno portato a capire il perché le madri sono avvantaggiate al momento del parto e successivamente ad attirare l'attenzione dei neonati, capacità osservata anche da Konrad Lorenz, famoso etologo, nella specie animale. Questa capacità di acquisire familiarità per una lingua, porta  ai bambini il grande vantaggio di poter potenzialmente imparare qualsiasi lingua del mondo, condizione che purtroppo si affievolisce con il passare del tempo fino a diventare uno sforzo immane dopo il periodo della pubertà.

Quindi in risposta alla domanda principale la risposta è sì i bambini riconoscono la voce della madre grazie alla familiarità della stessa nella vita intrauterina.



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