Una Didattica che suona! - Intervista a Ivana, insegnante, musicista, cantante lirica ed educatrice musicale


Cara Ivana, sono curiosa, ho letto in te tante passioni, quindi vorrei chiederti, chi è Ivana alias @unadidatticachesuona?

Ivana è tante, tantissime cose. Ivana è prima di tutto un’insegnante di scuola dell’infanzia, è una musicista, una cantante lirica, un’educatrice musicale per bambini da 0 a 6 anni, un’autrice di riviste che si occupano di scuola, una lettrice appassionata. 

Ma Ivana è anche semplicemente una donna con infiniti sogni nel cassetto, che ogni giorno lavora sodo per realizzarli, per migliorarsi sempre di più a livello lavorativo e non solo. @unadidatticachesuona è il mio piccolo spazio digitale in cui è racchiuso tutto ciò che sono. Un posto in cui si parla di musica, di libri, di attività per bambini, delle mie passioni, dei miei progetti, del mio pensiero educativo e di una minuscola parte della mia vita personale. In questa semplice finestra digitale condivido il mio mondo, senza presunzione, senza mettermi al di sopra di nessuno, ma esprimendo il mio pensiero con umiltà e mostrandomi sempre aperta al confronto con altre figure professionali, arricchendomi delle loro storie e dei loro punti di vista.

Il percorso che hai fatto parte dal Conservatorio giusto? Che sogni avevi allora?

Direi che il mio percorso parte ancor prima del Conservatorio. A 4 anni ero una piccola bambina che giocava a fare la maestra con i suoi peluche e con suo fratello, una rockstar che improvvisava concerti con la batteria o la chitarra giocattolo, una cantante ferratissima nel mondo musicale della Disney. Ecco, direi che da lì ha inizio tutto. Sono sempre stata una persona molto determinata, ho sempre saputo ciò che volevo diventare da grande o, almeno, sapevo l’ambito in cui avrei voluto formarmi. 

Il mio incontro con lo studio della musica comincia alle scuole medie, in una sezione ad indirizzo musicale dove ho cominciato a studiare il violino, partecipando fin da subito in piccolo gruppo e in orchestra ai concerti e ai concorsi organizzati dalla scuola. Quelli sono stati decisamente i migliori anni scolastici per me. 

La musica ha tanti poteri e uno tra tutti è quello di creare relazioni sociali meravigliose, nel mio caso relazioni d’amicizia… e poi, è proprio in quella sezione musicale fatta di magia musicale che ho incontrato l’amore della mia vita. 

Il mio percorso con il violino prosegue in Conservatorio, ma ben presto mi sono resa conto che la mia vera passione era un’altra…il canto. Volevo imparare a cantare come Laura Pausini, Giorgia, Celine Dion, Lara Fabian…eppure alla fine sono diventata una loro versione lirica. Mai avrei pensato di approdare al canto lirico, ma la mia insegnante è stata magnificamente in grado di farmi scoprire e appassionare a questo mondo del teatro in musica. Lì non si è solo cantanti, ma anche attori e questo aspetto particolare mi ha sempre incuriosito. 

Ho continuato per un po' con il violino in un’orchestra del territorio di Latina, un’associazione di promozione sociale in cui per anni ho svolto anche il ruolo di rappresentante legale. Grazie a quest’esperienza ho avuto modo di suonare e cantare in tantissimi luoghi meravigliosi: in Italia a Roma, in tutto il territorio pontino, a Milano; poi anche a Vienna, a Parigi, in Cina. Poi il violino è passato in secondo piano e ho preso la decisione di proseguire i miei studi in Conservatorio con il canto lirico. Se tutto va bene quest’anno mi laureo al corso triennale. Fatemi un mega in bocca al lupo!

Maestra e musicista, è bellissimo, posso chiederti quindi che formazione hai poi intrapreso?

Al termine del liceo scientifico ho deciso di fare un unico test d’ingresso all’università di Roma Tre e nessun altro. Ero più che decisa: mi sono detta “o riesco ad entrare alla facoltà di Scienze della Formazione Primaria o niente”. Non volevo altre possibilità, piuttosto mi sarei presa un anno sabbatico per studiare come una matta e ritentare il test l’anno successivo. 

Alla fine sono riuscita ad accedere alla facoltà al primo colpo. Ho concluso i miei cinque anni di studio e ancor prima di laurearmi già lavoravo presso la Scuola dell’Infanzia paritaria San Vincenzo Pallotti di Aprilia (LT). Qui, in pieno Covid, nel 2020 mi è stata affidata una sezione nuova di bambini dai quasi 3 anni ai 3 anni e mezzo. È stata una vera sfida per me e i risultati che ho ottenuto sono stati davvero soddisfacenti, soprattutto perché sono riuscita contemporaneamente a laurearmi svolgendo il tirocinio della tesi nella mia classe.

 Ovviamente anche l’argomento del mio studio di tesi ha riguardato la musica: “Il contributo della musica nello sviluppo tipico del linguaggio. I canti popolari infantili come strumento didattico nella scuola inclusiva”. Quest’anno sarò sempre nella stessa sezione con i miei piccoli che ormai sono diventati dei giganti e, nel frattempo, in questi anni la classe è diventata eterogenea con bambini dai 3 ai 6 anni.

Contemporaneamente all’università ho sempre portato avanti gli studi in Conservatorio e finalmente quest’anno sono arrivata a chiudere il cerchio, trovando la mia strada nell’immenso mondo della musica. Vi parlo dell’educazione musicale per bambini da 0 a 6 anni. Grazie al Conservatorio ho potuto formarmi in questo ambito e continuerò a farlo specializzandomi sempre di più e offrendo a bambini e genitori delle esperienze musicali che lascino il segno, ricordi ed emozioni meravigliose nel tempo.

Come si coniugano queste tue due passioni tutti i giorni in aula? E come rispondono i bambini a questo percorso?

La musica è presente nella mia vita dalla mattina appena mi sveglio fino alla sera, a volte anche di notte. Capita che mi sveglio con qualche idea musicale che appunto immediatamente da qualche parte, altrimenti il giorno dopo non ricordo più nulla. È così che vengono fuori le migliori creazioni! Ovviamente anche in aula la musica per me è uno strumento didattico fondamentale, a partire dal suo utilizzo per scandire le varie routine, fino a qualcosa che va oltre. 

Mi piace offrire ai miei bambini delle esperienze musicali che prima di tutto abbiano come scopo il loro benessere e il rafforzamento della relazione affettiva che hanno creato con me e tra di loro…poi viene tutto il resto, obiettivi musicali, sviluppo di competenze relazionali, cognitive, linguistiche, motorie. 

Con i bambini l’utilizzo della musica ha un successo assicurato, si dimostrano sempre attenti e interessati. Ma la cosa più bella è la magia che crea la musica, il meraviglioso clima di serenità, tranquillità e attenzione che nasce dalla prima nota cantata o suonata. Una cosa che piace molto ai bambini sono le attività musicali che propongo loro legate alla lettura degli albi illustrati ma anche quando porto gli strumenti musicali in classe; l’ukulele è quello che preferiscono in assoluto.

Infine, vorrei chiederti ancora, immaginati tra 5 anni, chi sarà Ivana? Cosa vorresti fare o raggiungere?

Questa è una domanda meravigliosa! Ho tantissimi sogni nel cassetto. Una cosa che mi piacerebbe fare tantissimo è imparare a suonare l’oboe, mi manca uno strumento a fiato! So suonare il violino, so cantare, me la cavo con il pianoforte e l’ukulele, suonicchio qualcosa con la kalimba. 

L’oboe è uno strumento che mi ha sempre affascinata, mi piace ascoltarlo, mi piace la sua struttura, il suo aspetto esteriore, il suo timbro. Sempre per quanto riguarda la musica mi piacerebbe seguire dei corsi di educazione musicale su alcuni metodi e metodologie che ancora non conosco bene e magari, in futuro, realizzare dei percorsi di laboratori musicali per bambini e genitori nelle librerie e/o nelle scuole. 

Per quanto riguarda, invece, la mia figura d’insegnante mi piacerebbe sicuramente approfondire il Reggio Children Approach, la pedagogia steineriana e il metodo Agazzi. Infine, mi piacerebbe scrivere un libro sul mio progetto che ogni giorno sperimento a scuola e in eventi extrascolastici e che coniuga la lettura degli albi illustrati e la musica.

Tra 5 anni spero che Ivana diventi una mamma, una moglie, che abbia sempre la voglia di mettersi in gioco nel suo lavoro, di migliorarsi, di formarsi e di sperimentare per e con i suoi bambini, spero che trovi sempre nuovi modi di far arrivare la musica ai cuori di bambini e genitori.


Grazie Ivana


Il contatto di Ivana su Instagram è 

@unadidatticachesuona 

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