Fai sta ... Nanna! Esperienze notturne con un neonato

Anche questa è una domanda che varia molto da bambino a bambino.
Partendo dal fatto che i bambini sono molto abitudinari, io tendevo a non distruggere le routine, specialmente quelle prima di andare a letto. Ho da sempre mantenuto delle regole ferree (quando le applico io, un po' meno quando le applica mio marito) alle 9 ci si lava e ci siprepara per la notte, si giochicchia ancora un pochino, e poi si legge una o due storie, per concludere il tutto alle 9.30 di sera, autunno, inverno, primavera e estate, insomma una Routine 4 stagioni!


Questa routine, adesso molto più allentata (ha ormai 7 anni e mezzo) e con serate di cene fuori quindi al ritorno nanna e basta, mi hanno salvato molte volte, anche se poi la notte ci si svegliava mille volte, andare a dormire a quell'ora mi permetteva di calcolare meglio i suoi tempi, i miei, i suoi risvegli, i miei, insomma mi dava maggiore sicurezza e credo l'abbiano data anche a lei.
Naturalmente queste fasi sono un po' messe in crisi in caso di malattie, eventi che agitano molto, scatti di crescita e credo di non dimenticare più nulla, però per fortuna sono fasi più brevi e di passaggio.

Adesso praticamente la devo buttare giù dal letto al mattino, però il primo anno fatto di risvegli ad ogni passaggio dell'ora sono stati davvero traumatici. Come un orologio svizzero si svegliava ad ogni cambio d'ora, e così ci svegliavamo ogni notte circa 12 volte.
E ogni notte passavo dal lettone, al lettino, al divano, alla sdraia, praticamente non sapevo più dove mi svegliavo e parecchie volte sbattevo contro muri e porte che non ricordavo di aver attraversato....

Del sonno condiviso, ne riparliamo ok?
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Titolo dell'omonimo libro di Adam Mansbach


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